La perifrastica passiva è un costrutto che esprime un’azione che si deve o si è obbligati a compiere, e non ha un corrispondente in italiano.
La costruzione della Perifrastica Passiva:
Gerundivo + “Esse”
La perifrastica passiva latina si costruisce con gerundivo + esse, opportunamente coniugato ed eventualmente il dativo d’agente della persona obbligata a compiere l’azione espressa dal gerundivo.
L’italiano non esprime dovere o obbligo con strutture passive ma attive (semplicemente dicendo “devo” o “sono obbligato a”), di conseguenza è necessario variare sensibilmente la struttura latina per tradurre la perifrastica passiva, più precisamente:
- Il dativo d’agente (se presente) diventa soggetto del verbo “dovere” o “essere obbligato”; se non c’è un dativo d’agente la frase italiana sarà invece impersonale con “si deve…” o “bisogna…”.
- Si introduce il verbo “dovere” o “essere obbligato a” coniugato, tendenzialmente, come il verbo essere in latino e concordato con il soggetto costruito come al punto precedente.
- Il gerundivo diventa un infinito retto da “dovere” o “essere obbligato a”.
- Il soggetto di “esse” diventa l’oggetto dell’infinito costruito come al punto precedente.
Ad esempio la frase “romanis pacta servanda sunt” si traduce come “i romani devono rispettare i patti”, e – come si può vedere il dativo d’agente “romanis” è diventato il soggetto del verbo dovere, si è introdotto il verbo “devono” coniugato come “sunt”, il gerundivo è diventato l’infinito “rispettare”, ed il soggetto di esse è diventato l’oggetto di “rispettare”, cioè del gerundivo diventato infinito in italiano.
Per finire questa trattazione sulla perifrastica passiva, è opportuno segnalare le seguenti tre particolarità:
- Anche i verbi deponenti possono comparire nelle perifrastiche passive: il gerundivo infatti ha significato passivo anche per tali verbi. Ad esempio tradurremo “legionarii hortandi sunt” come “bisogna esortare i legionari”.
- Però, i verbi intransitivi possono avere solo la perifrastica passiva impersonale, come ad esempio “eundum erat”, cioè “bisognava andare”.
- Ultima particolarità è che, nel caso in cui vi sia un altro dativo nella frase oltre al complemento d’agente, il complemento d’agente è reso con a/ab + ablativo, e non con il dativo.
Esempi di Perifrastica Passiva
Dopo aver chiarito gli aspetti teorici, è opportuno fare alcuni esempi di perifrastica passiva, visto che il modo più efficace per imparare la sintassi latina è vedere come la utilizzavano i maggiori autori dell’antica Roma:
- “Ceterum censeo Carthaginem esse delendam” = “Per il resto, penso si debba distruggere Cartagine” (Marco Porcio Catone).
- “Quibus rebus adductus, Caesar non exspectandum sibi statuit” = “Visto quanto era accaduto, Cesare decise di non dover attendere” (Caio Giulio Cesare).
- “Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus” = “Ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con libero piede” (Quinto Orazio Flacco).
- “Caesar omnia uno tempore erant agenda: signum tuba dandum, ab opere revocandi milites, acies instruenda” = “Cesare doveva fare tutto allo stesso tempo: doveva dare il segnale con la tromba, doveva richiamare i soldati dalle (loro) occupazioni, doveva schierare l’esercito” (Caio Giulio Cesare).
- “Faciendum est mihi illud qud postulat” = “Io devo fare ciò che lui (mi) chiede” (Tito Maccio Plauto).
- “Caesar persequendum sibi (esse) Pompeium existimavit” = “Cesare riteneva di dover inseguire Pompeo” (Caio Giulio Cesare).
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